Rassegna Stampa di Lunedì, 28 Aprile , 2025
Affitti brevi nel 2025: un locatore su quattro userà la casa per sé |
Argomento: |
|
Autore: |
Cristiano Dell’Oste
|
Fonte: |
Il Sole 24 Ore pag: 5
|
Quest’anno è aumentato il numero dei proprietari che hanno case destinate all’affitto breve e hanno opzionato per sé periodi più o meno lunghi in alta stagione. Ad evidenziarlo un’analisi del centro studi di Italianway. Su 2,1 milioni di notti disponibili nelle 7mila case gestite dal network, ce ne sono quasi 600mila che - ad oggi - sono state bloccate dagli stessi locatori. In un mercato fortemente caratterizzato dalla proprietà diffusa, Italianway calcola che nel 2025 un quarto degli host - ovvero i proprietari di alloggi destinati all’affitto breve - sceglierà una vacanza nella seconda casa di famiglia. A maggior ragione se posizionata fuori dalle mete turistiche più battute. Le incertezze spingono le famiglie italiane a ridurre il budget destinato ai viaggi e a puntare sulle vacanze ‘domestiche’. Inoltre il rallentamento delle prenotazioni potrebbe aver indotto alcuni locatori ad adattarsi in vista di una stagione turistica che si annuncia non esaltante.
|
Effetto mafia, tasse più alte nei Comuni infiltrati |
Argomento: |
|
Autore: |
Ivan Cimmarusti
|
Fonte: |
Il Sole 24 Ore pag: 7
|
Da uno studio emerge che il sistema di machine learning dell’Uif si sta dimostrando affidabile. Ha analizzato 6.771 Comuni distinguendo nettamente quelli infiltrati e quelli no. Inoltre ha individuato indici di allerta in amministrazioni che nel periodo 2016-2021 non sono state sfiorate da indagini antimafia. Dall’analisi dei bilanci emerge che nei Comuni a rischio mafia il fisco si inceppa. Crolla la raccolta di Imu, Tari ed entrate. Si tratta di una costante già nota: dove c’è criminalità organizzata, le casse comunali si svuotano. Le cause sono dovute al fatto che l’Amministrazione locale chiude un occhio, evitando di riscuotere da amici e solidali. Inoltre i cittadini smettono di pagare se sanno che i soldi finiscono in mani sbagliate. Soprattutto se la raccolta dei rifiuti è gestita da ditte ‘vicine’ ai clan. Il paradosso è che meno tasse si incassano, maggiori sono le aliquote. Nei Comuni infiltrati il carico fiscale pro capite è più alto. Chi paga? I non allineati: cittadini e imprese fuori dal giro.
|
Corsi, master e convegni: deducibili le spese fino a 10mila euro all’anno |
Argomento: |
|
Autore: |
Nicola Forte
|
Fonte: |
Il Sole 24 Ore pag: 13
|
Anche dopo la riforma del reddito di lavoro autonomo le spese di formazione professionali restano deducibili fino al tetto annuale di 10 mila euro per professionisti e lavoratori autonomi. Il decreto Irpef-Ires ha confermato i criteri di deducibilità previsti dal previgente art. 54 del Tuir. La norma rende integralmente deducibili le spese per l’iscrizione a master e a corsi di formazione o di aggiornamento professionale nonché le spese di iscrizione a convegni e congressi, comprese quelle di viaggio e soggiorno, sempre nel tetto di 10 mila euro. Il mancato superamento del limite annuale di 10 mila euro deve essere verificato applicando il principio di cassa. Ciò anche laddove il legislatore non abbia fatto riferimento alle spese sostenute ma semplicemente alle spese. Pertanto, se un professionista si è iscritto a un master, pagando la relativa quota in due diverse annualità, la singola rata influenzerà l’osservanza del plafond in ciascuna delle due annualità. Significa che è irrilevante la data di iscrizione al corso, mentre occorre fare riferimento al momento in cui il professionista ha materialmente effettuato i pagamenti di ciascuna rata.
|
Transizione 5.0, gli investimenti debuttano nel modello Redditi |
Argomento: |
|
Autore: |
Giorgio Gavelli
|
Fonte: |
Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. pag: 18
|
Per la prima volta il quadro RU del modello Redditi 2025 prevede l’indicazione del credito d’imposta ‘transizione 5.0’ che va riportato con il codice ‘T6’, mentre per la compensazione tramite il modello F24 va utilizzato il codice tributo ‘7072’. Il credito d’imposta in parola è riconosciuto alle imprese che dal 1°gennaio 2024 al 31 dicembre 2025 effettuano nuovi investimenti in strutture produttive ubicate in Italia, nell’ambito di progetti di innovazione da cui consegua una riduzione dei consumi energetici. Il decreto Milleproroghe ha reso agevolabili anche gli investimenti sostenuti antecedentemente alla richiesta di accesso al credito d’imposta, purché effettuati dal 1°gennaio 2024. L’interconnessione deve avvenire entro il 28 febbraio 2026, ed entro la stessa data deve essere prodotta la perizia asseverata da presentare in sede di comunicazione di completamento. Il bonus è utilizzabile in compensazione decorsi 5 giorni dalla regolare trasmissione alle Entrate, da parte del Gse, dell’elenco delle imprese beneficiarie.
|
Cpb bloccato dalle operazioni straordinarie |
Argomento: |
|
Autore: |
Giorgio Gavelli
|
Fonte: |
Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. pag: 18
|
L’Agenzia delle Entrate, con la risposta a interpello 109/2025, ha chiarito che l’operazione di trasformazione intervenuta nel periodo d’imposta precedente al primo anno del biennio interessato dal concordato preventivo biennale impedisce l’adozione, costituendo una causa di inapplicabilità degli ISA. La pronuncia è importante perché contraddice una differente impostazione che ora potrebbe portare alcune imprese a riconsiderare la propria certezza in merito all’ingresso al concordato fiscale. La circolare 18/E/2024 ha chiarito che per accedere al concordato i contribuenti che applicano gli ISA devono essere in regola nel periodo d’imposta precedente a quello cui si riferisce la proposta di concordato. L’inapplicabilità degli ISA nel periodo precedente il biennio rende impossibile aderire al patto fiscale.
|
Tcf e rischi interpretativi: la policy fa scudo contro l’abuso del diritto |
Argomento: |
|
Autore: |
Daniele Delfrate
|
Fonte: |
Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. pag: 19
|
Il contribuente ammesso al regime di adempimento collaborativo è tenuto a comunicare le situazioni suscettibili di generare rischi fiscali significativi che possono rientrare nella pianificazione fiscale aggressiva. Le linee guida dell’Agenzia delle Entrate forniscono una descrizione dettagliata degli elementi costitutivi del documento di policy che devono adottare i soggetti che aderiscono al regime. Il documento, parte integrante del Tcf, va redatto in coerenza con i principi e le regole operative stabilite dalla strategia fiscale dell’impresa, per garantire presidi adeguati nella gestione del rischio connesso all’interpretazione della normativa tributaria. Fondamentale l’adozione di posizioni coerenti con le indicazioni ufficiali del fisco. La policy è tenuta a chiarire le modalità con cui le funzioni aziendali interagiscono tra loro in presenza di operazioni potenzialmente rilevanti sotto il profilo fiscale, introducendo processi di valutazione, validazione e archiviazione della documentazione decisionale.
|
Imposte all’estero, sì alla detrazione anche se il credito è stato omesso |
Argomento: |
|
Autore: |
Davide Settembre
|
Fonte: |
Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. pag: 20
|
Con la sentenza n. 7484/13/2024 la Cgt del Lazio ha sostenuto che il contribuente ha diritto a detrarre l’imposta pagata all’estero anche nel caso in cui il credito non venga indicato nella dichiarazione dei redditi, purché vi sia una convenzione internazionale contro le doppie imposizioni. Con questa pronuncia i giudici tributari si allineano ai principi recentemente espressi dalla Corte di cassazione. Nel caso esaminato una società chiedeva il rimborso delle imposte versate sui proventi percepiti all’estero in base alla Convenzione contro le doppie imposizioni stipulata tra l’Italia e la Grecia. La Corte ha ritenuto corretta la ritenuta operata. Recuperabile, dunque, l’importo non indicato in dichiarazione.
|
Stop al doppio binario: i riflessi per le commesse |
Argomento: |
|
Autore: |
Luca Gaiani
|
Fonte: |
Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. pag: 21
|
Nel modello Redditi 2025, l’eliminazione del doppio binario richiede il rispetto dei principi contabili OIC 23 per la rilevanza fiscale delle commesse. I servizi rientranti nell’OIC 34 devono rilevare i ricavi ad avanzamento, senza rimanenze. Il Dlgs 192/2024 ha eliminato il doppio binario per la valutazione delle poste in valuta e dei contributi in conto capitale. Cambiano le regole per le rimanenze di lavori in corso: dal 2024, il criterio di bilancio conforme ai principi contabili si applica anche fiscalmente. Questo vale per tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica. Tuttavia, per le commesse ultrannuali valutate al costo, occorre rispettare specifiche condizioni dell’OIC 23. In caso contrario, si rischiano le contestazioni del fisco. Infine, per i servizi regolati da OIC 34, la rilevazione dei ricavi è obbligatoria per avanzamento, senza contabilizzare rimanenze.
|
Test per le differenze di cambio e i contributi in conto capitale |
Argomento: |
|
Autore: |
Franco Vernassa
|
Fonte: |
Il Sole 24 Ore - Norme e Trib. pag: 21
|
La determinazione del reddito d'impresa 2024 deve tenere conto delle novità introdotte dall’articolo 9 del Dlgs 192/24 su contributi in conto capitale e differenze di cambio. I contributi in conto capitale saranno tassati integralmente nell'esercizio di incasso, superando la vecchia rateizzazione. Resta parziale l’allineamento contabile-fiscale per evitare la tassazione anticipata di contributi non ancora incassati. Per i contributi incassati entro il 2023, si continua con la vecchia rateizzazione. Le differenze di cambio da valutazione, dal 2024, sono tassabili o deducibili direttamente a bilancio senza variazioni nel quadro RF. Le differenze accertate a fine 2023 concorrono al reddito 2024. In contabilità, utili e perdite su cambi vanno iscritti nella voce C 17-bis. Non cambiano le regole sulle riserve di utili da cambio. La nuova disciplina semplifica la dichiarazione dei redditi.
|
Obblighi antifrode, all’appello i rappresentanti fiscali Iva |
Argomento: |
|
Autore: |
Franco Ricca
|
Fonte: |
Italia Oggi pag: 8
|
I rappresentanti fiscali Iva hanno tempo fino al 16 giugno per adempiere alle novità del Dlgs n. 13/2024, ovvero la presentazione alla Direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate competente della dichiarazione attestante il possesso dei requisiti soggettivi e della garanzia patrimoniale ‘una tantum’. Scaduto tale termine sarà ancora possibile mettersi in regola entro 60 giorni dalla ricezione della comunicazione con la quale l’Agenzia notificherà l’avvio della procedura di cessazione d’ufficio delle posizioni Iva dei soggetti rappresentati. È quanto prevede il provvedimento dello scorso 17 aprile con il quale l’Agenzia ha aggiunto l’ultimo tassello mancante per l’operatività delle nuove disposizioni, definendo le modalità e i tempi per l’esecuzione degli obblighi antifrode da parte di coloro che operano come rappresentanti fiscali e da parte di chi intende assumere tale ruolo.
|
Ricercatori stranieri, fisco light |
Argomento: |
|
Autore: |
Giovanni Musso
|
Fonte: |
Italia Oggi pag: 10
|
L’Agenzia delle Entrate, nella risposta a interpello n. 97 diffusa lo scorso 14 aprile, ha chiarito che sono esenti da imposta i compensi percepiti in Italia per l’attività di ricerca della durata biennale svolta presso l’Università, erogati da un ente pubblico straniero. I chiarimenti delle Entrate hanno riguardato la tassazione di finanziamenti e convenzioni tra Italia e Repubblica Ceca. La convenzione contro le doppie imposizioni prevede una disciplina ad hoc per chi svolge attività di ricerca di uno Stato contraente e vi si trasferisce a tale scopo. Questo aveva fatto un contribuente, di nazionalità ceca, che aveva conseguito una borsa di studio presso un'università italiana.
|
L’agevolazione Imu si fa in due |
Argomento: |
|
Autore: |
Sergio Trovato
|
Fonte: |
Italia Oggi pag: 11
|
Sulla scia della Consulta arriva l’ordinanza n. 9620 del 13 aprile 2025 della Suprema corte secondo la quale i coniugi hanno diritto entrambi all’esenzione Imu per due immobili ubicati nello stesso comune, qualora per esigenze personali abbiano deciso di fissare la residenza e la dimora abituale in due indirizzi diversi. Una delle unità immobiliari non può essere assoggettata a imposizione come seconda casa, perché consensualmente possono stabilire residenze disgiunte in deroga alle norme civilistiche che impongono l’obbligo di coabitazione. Secondo i giudici del Palazzaccio non può ‘essere evocato l’obbligo di coabitazione dal momento che una determinazione consensuale o una giusta causa non impediscono loro di stabilire residenze disgiunte e a tale possibilità non si oppongono le norme sulla ‘residenza familiare’ dei coniugi o sulla ‘residenza comune’ degli uniti civilmente’.
|
Redditi, percezione irrilevante |
Argomento: |
|
Autore: |
Benito Fuoco
|
Fonte: |
Italia Oggi pag: 12
|
La Corte costituzionale, nell’ordinanza n. 50/2025 dello scorso 17 aprile, ha stabilito che indipendentemente dalla percezione e dal suo coinvolgimento nell’attività, l’attribuzione del reddito al socio accomandante di una società in accomandita semplice resta, comunque, legittimo. I giudici delle leggi hanno confermato la legittimità dell’articolo 5, comma 1, del Tuir. La Consulta si è espressa in merito agli articoli 3, comma 1 e 24, della Costituzione oggetto della pronuncia della Cgt di primo grado di Udine, riguardante l’articolo 5, comma 1 del Tuir, nella parte in cui attribuisce i redditi della sas ai soci accomandanti, indipendentemente dalla percezione o dal coinvolgimento nella gestione sociale.
|
Aiuti 4.0, sostenibilità premiata |
Argomento: |
|
Autore: |
Bruno Pagamici
|
Fonte: |
Italia Oggi pag: 13
|
Il Piano Transizione 4.0 può contare su una dotazione finanziaria di 300 milioni di euro. I contributi sono destinati alle Pmi del Sud Italia per finanziare investimenti innovativi e sostenibili. Serviranno a coprire il 75% delle spese ammissibili. Una quota del 25% della dotazione finanziaria complessiva è destinata ai programmi proposti dalle micro e piccole imprese. L’apertura dello sportello per la presentazione delle istanze è prevista per il 20 maggio. Invitalia darà priorità agli investimenti finalizzati a perseguire gli obiettivi di sostenibilità definiti dalla Ue nonché alle iniziative destinate a favorire la transizione aziendale verso il paradigma dell’economia circolare, ovvero a migliorare la sostenibilità energetica. Le imprese beneficiarie devono trovarsi in regime di contabilità ordinaria e disporre di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese.
|
Oneri pluriennali, iscrizione all’attivo solo a certe condizioni |
Argomento: |
|
Autore: |
Giovanni Valcarenghi, Raffaele Pellino
|
Fonte: |
Italia Oggi pag: 20
|
Per gli oneri pluriennali la capitalizzazione costituisce una facoltà. La regola generale ne impone il transito a conto economico, mentre la patrimonializzazione è consentita solo al ricorrere di precisi requisiti. L’Oic 24 definisce gli oneri pluriennali come costi che non esauriscono la loro utilità nell’esercizio di sostenimento e li differenzia dai beni immateriali e dall’avviamento. Trattasi, dunque, di una categoria ‘residuale’ di poste immateriali tra cui si annoverano: i costi di sviluppo; i costi di impianto e ampliamento e costi analoghi. Gli oneri pluriennali possono essere iscritti nell’attivo patrimoniale solo se: è dimostrata la loro ‘futura utilità’; esiste una correlazione oggettiva con i relativi benefici futuri di cui godrà la società; è stimabile con ragionevole certezza la loro recuperabilità. Il requisito della utilità pluriennale è giustificabile solo in seguito al verificarsi di determinate condizioni gestionali, produttive, di mercato che al momento della rilevazione iniziale devono risultare da un apposito piano economico.
|
|
|
 |