Rassegna Stampa di Domenica, 11 Maggio , 2025
Niente recupero dell’Iva senza la consapevolezza della frode del fornitore |
Argomento: |
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Autore: |
Laura Ambrosi
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Fonte: |
Il Sole 24 Ore pag: 35
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Con la sentenza n. 15749 depositata ieri la Corte di cassazione ha sostenuto che non c’è consapevolezza nella frode commessa dal proprio fornitore se i soggetti con cui si interfaccia sono riconosciuti operatori del settore. Ne consegue l’illegittimità del recupero dell’Iva detratta sulle operazioni fatturate perché esiste la buona fede. Nel caso analizzato l’Amministrazione finanziaria aveva contestato a un contribuente l’utilizzo di fatture soggettivamente inesistenti. L’uomo aveva acquistato prodotti agricoli da una società esercente l’attività di commercializzazione anziché direttamente dai produttori. I giudici di legittimità hanno detto che è illegittimo lo stop all’imposta detratta se c’è buona fede.
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