Rassegna Stampa di Martedì, 1 Luglio , 2025
Commercio, la web tax sul tavolo dei negoziati ‘Il dialogo è aperto’ |
Argomento: |
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Autore: |
Mario Sensini
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Fonte: |
Corriere della Sera pag: 13
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A 10 giorni dalla scadenza indicata dal presidente americano per raggiungere un’intesa ed evitare i super dazi, al ministero dell’Economia nessuno scommette sull’esito del negoziato commerciale. Nonostante il buon viatico dell’accordo che esenta le imprese americano dalla Global minimum tax del 15% nei Paesi del G7 ed evita a cittadini e imprese questa nuova tassa a stelle e strisce, l’incertezza regna sovrana. Come la consapevolezza che il negoziato con l’America, se va bene, andrà oltre la sfera delle tariffe doganali. E che prima o poi qualcuno discuterà della Web tax, l’imposta sui servizi digitali adottata dall’Italia e pochi altri paesi Ocse, che colpisce i colossi del web e che Donald Trump ha messo nel mirino. La Web tax italiana prevede un prelievo del 3% sui ricavi delle imprese che forniscono servizi online in Italia. L’ultima legge di Bilancio ha previsto che da quest’anno si applica a tutti i soggetti che hanno oltre 750 milioni di fatturato globale, senza più un tetto al fatturato nazionale. La quota maggiore del gettito della tassa italiana viene dall’Irlanda e solo il 10% dagli Usa.
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