Rassegna Stampa di Giovedì, 4 Dicembre , 2025
| Prigionieri del patto col fisco |
| Argomento: |
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| Autore: |
Giuliano Mandolesi
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| Fonte: |
Italia Oggi pag: 26
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| Solo con l’istanza di revoca inviata direttamente all’Agenzia delle Entrate è possibile annullare il concordato preventivo biennale sottoscritto. Dunque, in caso di erronea adesione al patto, si resta dentro per due anni. È quanto emerge dall’articolo 9 del Dlgs 13/2024 che fissa al 30 settembre il termine perentorio per manifestare la volontà di adesione all’istituto non stabilendo alcun tipo di modalità di revoca una volta oltrepassata tale scadenza. La possibilità di annullamento del patto viene concessa solo se manifestata nei termini per l’adesione per cui, chi dovesse ora accorgersi di aver opzionato l’accordo involontariamente, ha pochissime possibilità di tirarsi fuori. L’unica via percorribile è quella dell’istanza alle Entrate con l’indicazione dell’erronea volontà di adesione e la richiesta di revoca dal Cpb.
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